LPM PACKAGING ottiene la certificazione BPI: un traguardo che apre le porte al mercato americano
Ottenere la certificazione BPI rappresenta per LPM PACKAGING un traguardo fondamentale: un riconoscimento internazionale che attesta la qualità e la compostabilità dei suoi prodotti, rafforzando la presenza dell’azienda nel mercato nordamericano. Questa certificazione non è solo un sigillo tecnico, ma un passaporto di fiducia che apre nuove prospettive di crescita sostenibile. Con BPI, LPM PACKAGING conferma il proprio impegno verso la bioeconomia circolare e la produzione responsabile di packaging innovativo e rispettoso dell’ambiente.
Il 9 settembre 2025 segna una data che resterà impressa nella storia di LPM PACKAGING: l’ottenimento ufficiale della certificazione BPI (Biodegradable Products Institute), riconoscimento di portata internazionale e riferimento assoluto nel settore dei materiali compostabili. Non si tratta soltanto di un documento tecnico, ma di un traguardo che consolida la credibilità dell’azienda sul mercato globale e in particolare negli Stati Uniti, dove BPI rappresenta lo standard più affidabile per validare la compostabilità dei prodotti destinati al contatto con gli alimenti e agli usi industriali.
Cosa rappresenta BPI nel mercato americano
Negli Stati Uniti, parlare di sostenibilità senza citare la certificazione BPI è quasi impossibile. L’Istituto, attivo da oltre vent’anni, è la massima autorità nordamericana in materia di compostabilità e imballaggi biodegradabili. La sua certificazione non è un semplice marchio, ma una garanzia terza e indipendente che un prodotto rispetti gli standard ASTM, requisiti previsti dalla normativa di tutti gli stati americani che regolano il concetto di compostabilità. Senza questo sigillo, è praticamente impossibile operare con credibilità e accedere pienamente al mercato statunitense.

Gli standard ASTM e i controlli scientifici
La forza della certificazione BPI risiede nel rigore scientifico con cui viene concessa. Tutti i prodotti approvati devono rispettare gli standard ASTM D6400, riferimento internazionale che definisce i criteri per la compostabilità industriale. Questo significa che ogni sacchetto, bobina o imballaggio deve dimostrare di degradarsi in condizioni controllate senza lasciare residui nocivi. Il processo di verifica include analisi di laboratorio, controlli sulle materie prime e valutazioni tecniche documentate. Solo superando ogni step, un prodotto ottiene il diritto di esibire il marchio BPI, simbolo di serietà e trasparenza.
Il valore aggiunto: niente PFAS e attenzione alla sicurezza
Uno degli elementi che rendono la certificazione BPI ancora più rilevante riguarda il tema dei PFAS (sostanze per- e polifluoroalchiliche). Questi composti, spesso usati nell’industria per rendere i materiali resistenti ai grassi o all’acqua, sono oggi riconosciuti come altamente problematici per la salute e l’ambiente. Dal 2020, BPI vieta l’uso intenzionale di PFAS nei prodotti certificati: ogni articolo deve essere testato per dimostrare livelli inferiori a 100 ppm di fluoro organico. Grazie a questo standard, i sacchetti e gli imballaggi di LPM PACKAGING offrono non solo compostabilità, ma anche un impegno concreto nella protezione della salute e delle risorse naturali.
Perché la certificazione è un vantaggio competitivo per LPM PACKAGING
Per LPM PACKAGING, la certificazione BPI non è solo un riconoscimento tecnico, ma un vero e proprio asset strategico. Significa poter accedere al mercato americano con una credibilità immediata, rispondendo alle richieste sempre più stringenti di retailer, distributori e consumatori. In un contesto dove la trasparenza è fondamentale, esibire il marchio BPI equivale a parlare un linguaggio universale della sostenibilità. Questo vantaggio competitivo permette all’azienda di consolidare rapporti commerciali esistenti e di aprire nuove collaborazioni, offrendo soluzioni che uniscono qualità, conformità normativa e rispetto per l’ambiente.

Le categorie di prodotti certificate
Il certificato BPI n. 10529895-1, rilasciato a LPM PACKAGING SRL il 9 settembre 2025 e valido fino al 30 settembre 2028, copre un’ampia gamma di articoli destinati al mercato internazionale. Nello specifico, rientrano nella certificazione:
- sacchetti per rifiuti domestici e da cucina,
- sacchetti per frutta e verdura,
- shopping bags e retail merchandise bags per uso alimentare,
- sacchetti per la raccolta del verde,
- pet waste bags (per il mercato canadese).
Tutti realizzati in materiale compostabile e privi di PFAS, questi prodotti rappresentano il cuore dell’offerta sostenibile di LPM PACKAGING.
L’impatto sulla filiera e sugli impianti di compostaggio
La certificazione BPI non tutela soltanto i produttori, ma anche l’intera filiera del compostaggio. Gli impianti che ricevono rifiuti organici – come scarti alimentari e sfalci verdi – possono contare sul fatto che i prodotti marchiati BPI si comporteranno in modo sicuro e prevedibile nei loro processi. Questo riduce drasticamente il rischio di contaminazione da materiali non compostabili e garantisce una maggiore efficienza nella gestione dei flussi organici. In questo modo, l’impegno di LPM PACKAGING contribuisce a rafforzare la fiducia degli operatori e a favorire una transizione più fluida verso la bioeconomia circolare.

La responsabilità di comunicare correttamente la certificazione
Ottenere un marchio prestigioso come quello di BPI comporta anche la responsabilità di utilizzarlo in modo chiaro e trasparente. Per questo motivo, ogni prodotto certificato deve riportare correttamente il BPI Certification Mark, insieme a indicazioni grafiche che evitino ambiguità. Non a caso, BPI dedica grande attenzione alla revisione delle etichette e delle grafiche dei produttori, affinché il consumatore possa distinguere immediatamente un imballaggio realmente compostabile da uno che si limita a dichiararlo. LPM PACKAGING, seguendo queste linee guida, non solo rafforza la propria credibilità, ma contribuisce a combattere fenomeni di greenwashing che ancora oggi minano la fiducia nel settore.
Un passo decisivo verso la bioeconomia circolare
La certificazione BPI non è soltanto un traguardo tecnico, ma un tassello fondamentale nella transizione verso una bioeconomia circolare. Significa trasformare i rifiuti organici in risorsa, riducendo il ricorso alle discariche e abbattendo le emissioni di gas serra. Significa anche creare un ciclo virtuoso in cui i sacchetti compostabili di LPM PACKAGING diventano parte integrante del processo di compostaggio, alimentando la produzione di nuovo suolo fertile. In questo scenario, il packaging non è più un problema, ma uno strumento di rigenerazione che unisce industria, comunità e ambiente in un progetto comune di sostenibilità.
L’impegno di LPM PACKAGING per il futuro
L’ottenimento della certificazione BPI rappresenta un punto di arrivo importante, ma soprattutto un nuovo punto di partenza per LPM PACKAGING. L’azienda conferma la volontà di rafforzare la propria presenza internazionale, investendo in ricerca e innovazione per sviluppare soluzioni di packaging sempre più performanti e rispettose dell’ambiente. La sfida dei prossimi anni sarà integrare sostenibilità e competitività, dimostrando che l’industria può crescere senza compromettere il futuro delle nuove generazioni. Con questo riconoscimento, LPM PACKAGING si posiziona come protagonista di un cambiamento globale, pronta a guidare il dialogo tra imprese, istituzioni e consumatori verso un domani realmente circolare.


