Progettare il fine-vita: dal laboratorio al suolo, senza greenwashing
L’Europa accelera verso una nuova economia circolare, dove progettare imballaggi significa pensarne anche la fine. Le linee guida per il compostaggio fin dalla progettazione, la revisione della Direttiva sui rifiuti, il rinvio della plastic tax e il debutto del passaporto digitale di prodotto ridefiniscono i confini dell’innovazione sostenibile. Un quadro complesso ma pieno di opportunità per chi, come LPM PACKAGING, ha scelto di trasformare la sostenibilità in una competenza industriale concreta.
L’Europa sta aggiornando con decisione il proprio vocabolario della circolarità. Compostabilità by design, responsabilità estesa del produttore, passaporto digitale di prodotto, rinvio delle leve fiscali su monouso e zuccherati: elementi che, letti insieme, compongono una mappa operativa per chi produce, confeziona, raccoglie e ricicla. In questa guida operativa mettiamo in fila i tasselli principali – con link e riferimenti – e un punto di vista pragmatico su cosa cambia davvero.
1) Compostable by design: linee guida e albero decisionale
La Compostable by Design Platform (CbDP) ha pubblicato le Linee guida per il compostaggio fin dalla progettazione, un documento condiviso da attori dell’intera catena del valore. L’obiettivo è chiaro: aiutare imprese e policymaker a capire quando e dove gli articoli compostabili hanno senso, con raccomandazioni di progettazione, albero decisionale per scegliere la compostabilità come opzione di fine-vita, guida su materiali, standard e certificazioni, esempi di best practice ed etichettatura trasparente, oltre a un quadro dell’evoluzione normativa e infrastrutturale UE in tema di rifiuti organici.
→ Sito e linee guida: https://www.compostablebydesign.com/#guidelines — PDF: https://www.compostablebydesign.com/_files/ugd/c7ef5c_c955f58a6edb4d59bf5c204ef1775dca.pdf
Nel contesto del PPWR (regolamento imballaggi) e dell’obiettivo europeo verso imballaggi riciclabili/riutilizzabili/compostabili, le linee guida puntano a ridurre la contaminazione, aumentare la cattura della frazione organica e restituire nutrienti al suolo. Per i produttori, la vera novità non è “fare più compostabile”, ma progettare l’idoneità alla filiera dell’organico (raccolta, digestione/compostaggio, qualità del compost) già al CAD: “compostabile dove serve, non ovunque”.
Per gli imballaggi a contatto alimentare resta imprescindibile la conformità regolatoria: European Bioplastics riepiloga il quadro del Reg. (CE) n. 1935/2004 e delle buone pratiche di fabbricazione per i materiali a contatto con alimenti, utile per chi sviluppa nuove referenze in biopolimeri.
→ Approfondimento: https://www.european-bioplastics.org/safety-of-bioplastics-as-food-contact-materials/
Chi desidera entrare nei dettagli di processo e proprietà del PLA può partire da queste risorse tecniche:
→ Produzione PLA: https://www.futerro.com/about-pla/production-process/

2) Agenda di filiera: carta, plastica, prossimità
- 57° Congresso annuale dell’industria cartaria italiana (Aticelca), 14–15 maggio 2026, Magazzini del Cotone, Porto Antico di Genova. Call for paper entro 31 gennaio.
Call: https://www.aticelca.it/1/wp-content/uploads/2025/10/call-for-paper-2026.pdf (dal portale Aticelca: https://www.aticelca.it/1/congresso-annuale/call-for-paper/) - “Imballaggio in plastica”, conference 18–19 novembre 2025, Milano, Federchimica: due giornate su sostenibilità, sicurezza alimentare, innovazione e riciclo, con partecipazione gratuita per le imprese associate all’Istituto Italiano Imballaggio.
Info: https://www.packagingmeeting.it/ - Roma, 28 ottobre 2025 (h 15–19), Senato – Sala Istituto di Santa Maria in Aquiro, convegno “Dal principio alla pratica: la prossimità nella gestione dei rifiuti urbani destinati al riciclo e al recupero”, promosso dal Sen. Andrea De Priamo. Prevista diretta su webtv del Senato.
Notizie e save-the-date: https://www.ecodallecitta.it/convegno-senato-principio-prossimita-gestione-rifiuti/ — https://www.reteambiente.it/savethedate/ — WebTV: https://webtv.senato.it
Perché conta la prossimità? Perché riduce i chilometri percorsi dai rifiuti, abbassa l’impronta ambientale dei conferimenti e rende più efficiente il matching fra raccolta differenziata e impianti di trattamento. La difficoltà, oggi, è l’applicazione uniforme a livello territoriale: una sfida di pianificazione e gare d’appalto che tocca direttamente i costi delle filiere.
3) Plastic & sugar tax: rinvio ancora
Il Consiglio dei Ministri del 14 ottobre 2025 ha prorogato al 31 dicembre 2026 la cosiddetta “sterilizzazione” di plastic e sugar tax, rinviando nuovamente l’entrata in vigore delle due imposte nate per disincentivare il monouso e promuovere stili di consumo più sani. È l’ennesimo slittamento di misure previste dal 2020, con reazioni contrastanti fra le associazioni d’impresa e il mondo del riciclo.
Approfondimenti: analisi FreshPlaza e note legali PwC TLS; rassegna su testate di settore.
→ https://www.freshplaza.it/article/9775078/plastic-e-sugar-tax-nuovo-rinvio-al-31-dicembre-2026/ — https://blog.pwc-tls.it/it/2025/10/15/il-governo-italiano-approva-un-ulteriore-rinvio-per-sugar-tax-e-plastic-tax/ — https://www.italiachecambia.org/news/plastic-tax-sugar-tax-2027/
Lettura operativa: nel breve periodo resta invariato il quadro dei costi per i MACSI (manufatti con singolo impiego). Nel medio periodo, però, l’inerzia fiscale non sostituisce le spinte regolatorie (PPWR, WFD), di mercato (GDO, tender pubblici) e reputazionali: le imprese che progettano circolare oggi guadagnano tempo e vantaggio competitivo domani.
4) Direttiva quadro rifiuti (WFD) aggiornata: EPR tessile e obiettivi spreco alimentare
È in vigore la revisione della Direttiva quadro sui rifiuti: introduce regimi obbligatori di responsabilità estesa del produttore (EPR) per i tessili e target vincolanti di riduzione degli sprechi alimentari lungo la filiera. Gli Stati membri hanno 20 mesi per recepire e 30 mesi per attivare i regimi EPR tessili, con eco-modulazione delle tariffe in base a durabilità/riciclabilità.
Testo su EUR-Lex: https://eur-lex.europa.eu/eli/dir/2025/1892/oj/eng ; sintesi e contesto: https://expra.eu/2025/09/29/eu-parliament-approves-landmark-waste-framework-directive-revision/ e analisi legale: https://www.debevoise.com/insights/publications/2025/10/the-european-unions-revised-directive-on
Cosa significa in pratica?
- Per il tessile, passaggio dall’autoregolazione a una responsabilità finanziaria/operativa sul fine-vita (raccolta, selezione, preparazione al riuso, riciclo).
- Per il food waste, obiettivi vincolanti (–10% produzione/trasformazione; –30% retail/consumo pro capite entro il 2030), con obblighi di piani e misure di prevenzione.
5) “Made Green in Italy”: secondo bando, piccole cifre, segnale forte
Per stimolare l’adesione allo schema volontario “Made Green in Italy” basato su PEF/LCA, il MASE ha pubblicato il secondo bando: dotazione 114.000 € e contributi fino a 7.750 € a progetto. Finestra 28 ottobre–28 novembre 2025 (invio via PEC). La misura è piccola ma strategica per diffondere metriche omogenee e contrastare il greenwashing.
→ Bando MASE: https://www.mase.gov.it/portale/-/secondo-bando-per-l-accesso-al-contributo-in-regime-di-de-minimis-di-progetti-per-la-valutazione-dell-impronta-ambientale-dei-prodotti-ai-fini-dell-adesione-allo-schema-made-green-in-italy-d.m.-n.-56/2018- ; rassegna: https://economiacircolare.com/made-green-in-italy-al-via-il-secondo-bando/
Nota operativa: la certificazione prevede tre classi (A/B/C); accedono al logo A e B (con impegno al miglioramento). È uno strumento comunicativo robusto perché nasce da dati verificati da un ente terzo.

6) DPP, oltre la compliance: servizi e vantaggi strategici
Il Passaporto digitale di prodotto (DPP) non è solo adempimento. Un recente studio pubblicato sul Journal of Circular Economy mostra come il DPP possa abilitare nuovi servizi a valore: documentazione di proprietà (anti-furto e valorizzazione della provenienza), storia di manutenzioni/riparazioni (credibilità del second-hand), distinzione fra originali e refurbishment certificati per proteggere copyright e competenze. Caso pilota: Fritz Hansen (arredo di alta gamma).
→ Paper open access: https://circulareconomyjournal.org/articles/more-than-legislation-the-strategic-benefits-and-incentives-for-companies-to-implement-the-digital-product-passport/ (PDF) https://circulareconomyjournal.org/wp-content/uploads/2025/02/Haase_et_al_More-Than-Legislation-The-Strategic-Benefits-and-Incentives-for-Companies-to-Implement-the-Digital-Product-Passport.pdf
Perché interessa la filiera del packaging e dei biopolimeri?
- Abilita tracciabilità e trasparenza lungo supply chain globali.
- Supporta circolarità reale (riparazione, riuso, riciclo) e autonomia strategica europea.
- Trasforma il DPP in infrastruttura informativa su cui costruire servizi post-vendita e nuove revenue.
Conclusioni: progettare con prove alla mano
La direzione è netta: decisioni basate su evidenze, metriche condivise, responsabilità sul fine-vita. Per chi sviluppa imballaggi compostabili o biobased, il combinato disposto di linee guida CbDP, WFD aggiornata, incentivi PEF e DPP offre una roadmap concreta:
- Decidere la compostabilità con l’albero CbDP, non per moda.
- Progettare il contatto alimentare in piena conformità (1935/2004 e GMP).
- Misurare l’impatto (PEF) e dichiararlo con trasparenza.
- Abilitare servizi con DPP per estendere il valore nel tempo.
- Prepararsi alle EPR tessili/food waste e alle richieste di prossimità negli appalti.
- Rinviare le tasse può abbassare la pressione nel brevissimo; progettare meglio resta la sola strategia che resiste ai cicli politici.
Fonti principali (per i passaggi chiave)
CbDP linee guida e comunicazioni ufficiali.
Direttiva rifiuti 2025/1892 e sintesi terze parti.
Rinvio plastic/sugar tax (CdM 14/10/2025).
Made Green in Italy – bando MASE e rassegna.
Convegno “prossimità” al Senato (28/10/2025).
European Bioplastics – food contact.
Produzione PLA (Futerro).
Studio DPP su Journal of Circular Economy (caso Fritz Hansen).


